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Crostata alla marmellata di albicocche e frolla alla cannella.


Bentornati viaggiatori di sapori!

Grazie per essere di nuovo qui a leggermi.

Ieri pomeriggio, con la scusa delle foto che ho cominciato a pubblicare qui sul blog, mi sono persa a riguardare tutte le foto del matrimonio.

E’ stato un tuffo al cuore.

Quante cose sono accadute in meno di due anni, certamente ancora più meravigliose come la nascita della nostra piccola Leila.

Eppure quel 2 giugno del 2018 rimarrà per sempre uno dei momenti più magici della nostra vita.

La preparazione è stata bella, serena ma soprattutto divertente.

Uno dei momenti più divertenti del “prima” e del giorno stesso è stato proprio Marco.

Marco Colonna l’ho conosciuto perché i nostri cammini scout si sono incrociati nel 2014, quando sono andata in Puglia per un campo di formazione scout e lui faceva parte dello staff insieme ad Angelica, sua moglie.

Un ragazzo simpaticissimo ed un professionista di altissimo livello.

Tra i servizi che offre oltre il servizio fotografico durante il matrimonio c’è anche l’engagement, un incontro durante il quale fotografa i futuri sposi così da permettere loro di sciogliersi, cominciando ad avere confidenza con lui e con la fotocamera.

Abbiamo vissuto l’engagement il 2 maggio tra le strade di Roma e, ragazzi, come ci siamo divertiti quel giorno…!



Abbiamo riso come matti e scoperto che ci vergogniamo da morire ad essere fotografati ma proprio grazie a Marco tutto è stato naturale e per nulla difficile.




Marco ci ha accompagnati in maniera perfetta.

Per noi è stato un invitato al matrimonio, una presenza che si è amalgamata agli invitati e di cui tutti hanno un ricordo bellissimo di una persona disponibile, simpatica ed educata.

Penso, però, che possano raccontare molto di più i suoi lavori ei riconoscimenti ricevuti, che altre mie mille parole.

Quindi vi invito a visitare la sua pagina instagram ed il suo sito, anche solo per ammirare davvero dei bellissimi scatti.


Devo dire che il viale dei ricordi mi ha portato un po’ di malinconia, così mi sono rittovata con una incredibile voglia di impastare, prendere uova, burro e farina e sciogliere un po’ i pensieri affondando le mani tra in nuvole di zucchero a velo e cannella.

La frolla ha il potere di rasserenarmi. Come le migliori terapie riesce a farmi tirar fuori il nodo confuso dei miei pensieri, analizzarne i contenuti osservandoli come se fossero i singoli ingredienti di una ricetta ancora da comporre. Mi aiuta studiarne i pesi, calcolarne le consistenze, e senza fretta amalgamarli insieme sotto il mio totale controllo e, una volta passato il tempo di riposo, eccoli pronti: non più problemi ma opportunità nuove.

Siccome però avevo un piccolo avanzo di cannella e un barattolo di marmellata di albicocche (prossima spesa ti aspetto con impazienza!) ho deciso di sperimentare una pasta frolla differente affidandomi anche allo zucchero di canna, perché grazie a quel suo sentore di melassa e le sue note caramellate, riescono ad esaltare la piccantezza della cannella, stimolando la golosità della nostra anima.

La cannella ha un profumo antico e che sa di fuoco e già gli antichi nel conoscevano benefici e poteri affidandone l’origine ad una leggenda stupenda…

La leggenda

La Cannella è sempre stata considerata una pianta sacra, come testimoniano numerosi miti e leggende.

Ovidio, nelle Metamorfosi, collega il mito della Fenice al dolce aroma della cannella, sostenendo che: “dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruisce un nido sulla sommità di una palma, ci ammonticchia cannella, spigonardo e mirra, e ci s’abbandona sopra, morendo, esalando il suo ultimo respiro fra gli aromi.”

Ed era proprio perché accoglieva le spoglie del mitologico animale che la cannella avrebbe acquisito molte delle sue capacità terapeutiche e curative.

Le proprietà

La storia della Cannella comincia in Cina, dove il suo uso, soprattutto nel campo medico, è attestato già nel 2700 a.C.

Denominata dagli arabi Kin Anomon, ovvero pianta profumata della Cina, questa spezia raggiunse l’Europa solo dopo essere passata per l’Egitto intorno al 2000 a.C.

La Cannella fu da sempre considerata come una spezia dalle mille proprietà terapeutiche e curative: Mitridate, re del Ponto del I secolo a. C, la inserì all’interno della sua Tiriaca, la mistura di spezie ed erbe, creata dal sovrano stesso come antidoto a molti veleni.

Un cucchiaino da caffè di polvere di cannella al giorno disciolta nel tè, nel latte, nell’orzo o in altra bevanda è la dose generalmente consigliata per sfruttare al meglio i suoi benefici.

Tra le tante proprietà della cannella, ricordiamo anche che favorisce la digestione, allevia la nausea, attenua i dolori mestruali, ed è un antibatterico naturale, placando il mal di gola.

Insomma, un cucchiaino di cannella al giorno leva il medico di torno!

Per una crostata da 22 cm (finalmente!)

INGREDIENTI

320 g farina 00

155 g burro freddo a cubetti

100 g zucchero a velo di canna grezzo (vedi consigli)

1 uovo intero

1 tuorlo (il tuorlo l’ho aggiunto mentre impastavo perché mi ero resa conto che la consistenza dell’impasto non era ben amalgamata)

6 g di cannella

Pizzico di sale


Ripieno

marmellata di albicocche (poco meno di un vasetto)



In una ciotola setacciate la farina, aggiungete il burro e la cannella.




Impastate con le mani fredde fino ad ottenere un composto sabbioso.



Aggiungete lo zucchero a velo e il sale e mescolate.




Aggiungete infine l’uovo e il tuorlo (vedete nella foto non c’è perché l’ho aggiunto dopo mentre impastavo. Voi aggiungetelo subito invece)


Impastate fino a creare un panetto.


Avvolgete nella pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo almeno un’oretta..

Stendetelo su un piano leggermente infarinato fino ad ottenere un foglio di circa 5/6 mm.

Posizionatelo su una teglia imburrata e infarinata e aggiungete la marmellata di albicocche, decorate e ponete in frigo mezz’ora prima di infornare a 180° per 25 minuti con i bordi coperti da carta stagnola ed ulteriori 15 minuti senza.

Sfornate e lascate raffreddare


Questa frolla sarà perfetta, non si romperà e potrete lavorarla con facilità.

Amntiene egregiamente la cottura e il taglio risulta perfetto anche con fette piccole. Si evita il solito problema di fette di crostate dalle punte mozzate.

Vi consiglio di gustarla con un bel bicchiere di spremuta d’arancia fresca al mattino o un thè nero all’albicocca con un goccio di limone e senza zucchero al pomeriggio.



 

Consiglio: ponete lo zucchero grezzo in un mixer e azionatelo al massimo per ottenere lo zucchero a velo.

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