top of page
  • Immagine del redattorehappinessisapieceofcake

Panini di cena messinesi.



Bentornati!

Oggi il tempo qui a Roma non è dei migliori. Buio e grigio…e fa pure freddo…ma tanto noi stiamo a casa!

Questo è il tempo perfetto per preparare questi panini profumatissimi.

Le spezie usate sono cannella e chiodi di garofano.

Quindi, non può certo mancare un cenno sui chiodi di garofano!

I chiodi di garofano sono i fiori in boccio, essiccati per esser poi utilizzati come spezia, dell’eugenia caryophyllata.

Si dice che il nome eugenia derivi dal generale sabaudo, Eugenio di Savoia (1663 – 1736), mentre il termine caryophyllata dal latino caryophyllum che significa “pianta dal profumo di garofano”.

Il nome volgare “chiodi di garofano” deriva, invece, dalla loro forma simile ai chiodi e dalla loro essenza che ricorda proprio quella dei garofani.


L’utilizzo di questa spezia ha origini antichissime. Veniva utilizzato già dagli antichi egizi nell’imbalsamazione e masticato dai dignitari cinesi nel 3 secolo d.C.

Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179), naturalista benedettina tedesca, nel suo “Causae et Curae” ne descriveva già le proprietà, indicandoli come rimedio in caso di mal di testa, emicrania e acufeni dovuti alla congestione nasale.


La leggenda:

Una leggenda narra che quando Gesù venne deposto dalla croce, i chiodi caddero infilzandosi nel terreno che comincio a sanguinare e da quel sangue nacque un albero i cui fiori, dalle tonalità rossastre come il sangue, avrebbero per sempre ricordato la passione di Cristo.


Le proprietà:

I chiodi di garofano sono potenti antiossidanti combattendo i radicali liberi e mantenendo giovane l’organismo.

Inoltre chi di voi non ha mai provato l’ebbrezza di una visita dal dentista (vi invidio molto!) non può certo ricordare il sapore pungente dell’anestetico locale che spesso viene utilizzato, derivante proprio dai chiodi di garofano.

Stimolano, anche la circolazione sanguigna, aiutano a vincere la spossatezza, il mal di testa la perdita di memoria, sono digestivi e tonificanti. Inoltre, sembrerebbe che i chiodi di garofano rientrino tracibi con proprietà afrodisiache… quindi, forza!


Vi ho raccontato delle bomboniere del mio matrimonio, di come ci piacque tanto l’idea di poter coinvolgere gli invitati nella realizzazione del proprio regalo!

Fu davvero divertente... se potessi ripeterei quel giorno altro mille volte!

Soprattutto per gustarmi tutti quei fantastici cibi...


A parte un buffet di antipasti durante l’aperitivo pieno di piccole golosità, la cena è stata superlativa!

(Ho mangiato davvero poco ma ricordo bene il pranzo di prova che mi ha fatta tornare a casa rotolando ahahah!)


E siccome la cena per me e Francesco non sarebbe dovuta assolutamente essere noiosa, abbiamo pensato a dei giochi simpatici da far fare agli invitati tra una portata e l’altra.

Abbiamo creato delle buste piene di idee giochi, indovinelli e lasciato agli invitati la scelta se giocare o meno.

È stato magnifico!






Sentivamo tutti ridere, cantare, scherzare...

Insomma davvero stupendo!

Ricordate quel giorno mi rende così felice!

Per questo mi ritrovo spesso a guardare le foto e il video di questo meraviglioso momento della mia vita!

La prossima volta vi parlerò del mio fotografo... non solo un professionista di grande livello, ma un vero amico💜






Adesso vi lascio a questa ricetta a lunga lievitazione. Vi garantisco che aspettare ne vale la pena, vengono soffici e sprigionano un profumo meraviglioso.


INGREDIENTI

  • 250 g di farina 00

  • 250 g di farina manitoba

  • 60 g di zucchero semolato

  • 80 di burro a temperatura ambiente

  • 1 uovo intero

  • 5 g di lievito di birra fresco (o 2 grammi secco)

  • 100 ml di latte intero

  • 150 ml di acqua

  • 10 g di sale

  • 6 g di cannella in polvere

  • 6 chiodi di garofano

  • semi di sesamo per decorare

  • un tuorlo e poco latte per spennellare


Iniziate mettendo sul fuoco l’acqua, la cannella e i chiodi di garofano. Portate a bollore, spegnete e lasciate in infusione fino al completo raffreddamento. Filtrate e versate tutto nel latte. Prelevate 20 ml circa del composto e scioglietevi il lievito di birrari (il nostro lievitino).

Setacciate la farina e lo zucchero su di una spianatoia creando la classica forma a vulcano.

Aggiungete il burro e l’uovo e cominciate a impastare.

Aggiungete prima il lievitino, poi, poco a poco ,il mix di acqua e latte. Più o meno a due terzi del mix aggiungete il sale e terminate versando la restante parte.

L’impatto dovrà risultare liscio e non eccessivamente appiccicoso.

Riponete il panetto dentro una ciotola, coperto con la pellicola trasparente a contatto, in frigo per 15/18 ore.


Trascorso il tempo necessario tirate fuori l’impasto, eliminate la pellicola trasparente e coprite tutto con un panno, e lasciatelo lievitare in forno (che avrete preriscaldato a 30° per 2 paio di minuti, poi spegnete e lasciate solo la luce accesa) per 4 ore.

L’impasto raddoppierà.

Prendete poi l’impasto e formate della palline di circa 80 g l’una.

Per donare la tipica forma rotonda eseguite la pirlatura.

Posizionate i paninetti su una teglia coperta di carta da forno.

Lasciate lievitare altre due ore coperti con il panno nel forno con la lucina accesa.

Prendete i vostri panini



Scaldate il forno a 180° e nel mentre spennellate con il tuorlo mescolato a poco latte e cospargete i vostri panini con il sesamo.

Infornate. Mi raccomando i panini devono diventare color caramello!



Inebriatevi del profumo!

Sfornate, lasciate raffreddare e gustateli soli o con la marmellata, la nutella, una bella granita, dello yogurt... insomma sbizzarritevi!

Ps: noi li abbiamo farciti con formaggio spalmabili e prosciutto...strabuoni!



39 visualizzazioni0 commenti
bottom of page